IL GIORNALE D'ITALIA - Giovedi 3 -Venerdi 4 Ottobre 1974

La radio di «Mamma Lena»

l'italiana in Australia

A cavallo del Ferragosto pubblicammo due articoli sui programmi che la Rai destina agli italiani all'estero. Parlando della voce dell'Italia all'estero, che è una voce ben flebile date le ristrettezze di ogni ordine (politico, tecnico, organizzativo) in cui avviene la produzione di tali programmi. accennammo ad un'altra e ben più vigorosa «voce italiana» all'estero, e cioè alla radio australiana di «Mamma Lena».

Il lettore ricorderà: «Mamma Lena» è un'emigrata di tanti anni fa che ha fatto fortuna. La sua stazione radio trasmette programmi in italiano per i nostri connazionali e sono programmi di attualità d'informazione, dai quali non manca, come d'uso in quel Paese, una massiccia dose di pubblicità, che è alla base della fortuna economica dell'impresa. Chi ce ne ha parlato, con ammirazione per il significato sociale ed umano di quella radio italiana in Australia, ha insieme criticato la qualità della lingua che, pare, non è del più puro italiano.

Quel nostro articolo ha avuto fortuna ed ha viaggiato molto: e arrivato fin sotto gli occhi di »Mamma Lena» in persona, la quale
punta sul vivo per quel rilievo, ci ha fatto pervenire la seguente lettera che pubblichiamo testualmente.

"Chi le scrive e il responsabile dei programmi di Mamma Lena, Dino Gustin, marito della Signora Lena ed ammiratore di Mamma Lena.

Non mi soffermo ora sul contenuto dell'articolo stesso, ma sul fenomeno della popolare Mamma Lena che lei ha criticato definendo il suo
programma infarcito da "strafalcioni grammaticali".

Potrei documentare che, Mamma Lena, ha studi universitari, che è stata educata nel collegio delle Canossiane e che è in possesso del diploma di maestra. In Italia ha insegnato latino, italiano e francese nelle scuole superiori e che ha per parecchi anni insegnato italiano e francese, subito dopo il suo arrivo in Australia, e descriverle più a fondo le sua altre meravigliose attività, ma a cosa può servire? Non si capirà mai Mamma Lena, se non la si conosce da vicino.

Mamma Lena, parla ogni sera direttamente al cuore degli italiani in tre lunghe ore di programma, sono 12 ore di colloquio settimanale a tu per tu con gli ascoltatori, con interviste improvvisate a personalità, o a gente semplice che di volta in volta si presentano agli studi, persone che incontra e conosce nel momento stesso in cui inizia l'intervista.

Avesse detto che il colloquio di Mamma Lena è intramezzato di parole in inglese, di interruzioni sportive e pubblicitarie avrebbe detto il vero, ma avrebbe dovuto aggiungere che i programmi sono voluti cosi, perchè di obbligo.

La popolarità di Mamma Lena non è regalata, ma conquistata giorno per giorno non solo fra gli italiani, ma fra gente australiana e di ogni altra nazionalità, tanto che nel 1968 è stata nominata M.B.E. (Baronetto) dalla Regina Elisabetta d'Inghilterra per i suoi servizi alla comunità e nel 1967 Saragat l'ha nominata Cavaliere e credo sia l'unica italiana al mondo che abbia queste due onorificenze.

Deve pensare, che questa donna eccezionale si cura i programmi radiofonici dalla ubblicità, alla contabilità, da sola e che dopo aver lavorato dalle 7 alle 19 ininterrottamente alle 19.15 va in onda diretta per parlare ai suoi ascoltatori. In Italia avete una Mamma Lena fra le annunciatrici?
E' vero, i programmi radio li facciamo in due, il sottoscritto che si preocupa della scelta dei dischi, della stesura dei programmi stessi, che va alla ricerca della pubblicità che cura i contatti sociali e che occupa ore ed ore ogni giorno nella preparazione del giornale radio con
le notizie ricevute giornalmente per onde corte dalla Radio italiana di Roma (servizio giornalistico dunque difficile ed impegnativo). Poi a tutto questo Lena ci deve mettere il suo
"feeling" il suo cuore, il suo modo di sentire, senza i quali i programmi sarebbero freddi, impersonali ed aggiungere le richieste di auguri, di notizie sociali che tengono unite le
famiglie della nostra comunità.

La personalita di Mamma Lena porta alla Stazione Radio che l'ospita circa 150 milioni di lire all'anno e per tutta l'organizzazione c'e solo una percentuale. Ma qui non si tratta di denaro, questo e motivo principale di stare vicino alla propria gente.

Gli italiani d'Australfa hanno fatto di Mamma Lena un'istituzione ed e avvenuto perche e rimasta semplice perche ha lavorato e lavora col cuore e perche valorizza gli italiani Canto che in lei ognuno ritrova un po se stesso.

Tutte le altre comunita' (greci, spagnoli, sloveni, libanesi, maltesi ecc.) invidiano Mamma Lena perche lei con la sua personalita e riuscita ad entrare ogni sera nelle case degli italiani, per portarci un po' dell'Italia, per calmare la loro nostalgia e per aiutarli nei loro numerosi e vari problemi, mentre loro no.

Certo se Lena volesse mettersi negli affari, potrebbe guadagnare di piu lavorando meno senza esporsi al pubblico ogni giorno, ma non sarebbe piu lei.

Mamma Lena non e solo un affare, ma una fiaccola d'italianita in Australia che dovrebbe rendere orgogliosi non solo i connazionali
qui residenti, ma tutti quelli rimasti in Patria.

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Ringraziamo il signor Guustin delle sue precisazioni. Se non altro perchè l'episodio è stato occasione per vedere da vicino un fenomeno italiano all'estero di grande rilievo e per questo meritevole di attenzione. Anche' per riguardo delle migliaia di nosiri connazionali lontani, più dimenticati che dimentichi, dalla
madre patria. Quanto alla domanda «In Italia avete una Mamma Lena fra le annunciatrici diremo subito a Papà Lena che davvero non ne abbiamo. Lo capirà lui stesso leggendo in
questi giorni le cronache della «rivolta» delle giornaliste della Rai. Fra le quali potrebbe esserci, chissà? una «Mamma Lena» incompresa.


 

s.m.

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