LANDO FIORINI - ROMA MIA

 
 


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LANDO FIORINI - ROMA MIA
CANTA SE LA VUOI CANTAR
SERENATA SINCERA
CHITARRA ROMANA
NINA, SE VOI DORMITE
L'ECO DER CORE
ROMA NUN FA' LA STUPIDA STASERA
CIUMACHELLA DE TRASTEVERE
TIROLLALLERO
STORNELLATA 'ROMANA - ARRIVEDERCI ROMA
CASA MIA
FONTANE
NANNÌ
BARCAROLO ROMANO

ROMA MIA  [  BACK ]
CANTA SE LA VUOI CANTAR
SERENATA SINCERA
CHITARRA ROMANA
NINA, SE VOI DORMITE
L'ECO DER CORE
ROMA NUN FA' LA STUPIDA STASERA
CIUMACHELLA DE TRASTEVERE
TIROLLALLERO
STORNELLATA 'ROMANA
CASA MIA
FONTANE
NANNÌ
BARCAROLO ROMANO
 
 

CANTA SE LA VUOI CANTAR (Quanto sei bella Roma)
SERENATA SINCERA
CHITARRA ROMANA
NINA, SE VOI DORMITE
L'ECO DER CORE Dalla commedia musicale "Rugantino"
ROMA NUN FA' LA STUPIDA STASERA
CIUMACHELLA DE TRASTEVERE
TIROLLALLERO

STORNELLATA 'ROMANA (Quanno ar mattino Roma s'é svejata)
ARRIVEDERCI ROMA
CASA MIA (Casetta de Trastevere)
FONTANE
NANNÌ (Una gita a Ii Castelli)
BARCAROLO ROMANO

 
 

LANDO FIORINI con l'Orchestra diretta da LILER PATTACINI

 
 

 
 
Stavamo discutendo con Lando Fiorini del titolo da dare al suo primo microsolco e cercavamo insieme qualcosa che non fosse troppo banale. Una parola tira l'altra e Fiorini cominciò a parlarci del piacere da lui provato nel registrare le canzoni qui raccolte, principalmente perchè esse erano per lui l'espressione più viva della sua Roma. "De Roma mia„ disse, per la precisione. E ci sembrò subito che "Roma mia„ fosse il titolo più adatto.
Perché Lando Fiorini, romano verace, alla sua Roma ci tiene, non con "strafottenza„ ma con una sorta di appassionata tenerezza, un po' come a una mamma, un po' come a una fidanzata.
E' nato in Trastevere il 27 gennaio1938, ha lasciato assai presto le scuole per aiutare la famiglia facendo un po' tutti i mestieri, dal fattorino al ragazzo di barbiere, dal barista allo scaricatore ai Mercati Generali. E non se ne vergogna. C'è in lui quella istintiva educazione, quella innata finezza delle persone di buon cuore, e appena Io si conosce non si può fare a meno di stimarlo e di volergli bene. Sul lavoro, anche quand'era faticoso, l'allegria non gli mancava mai, e sentiva il bisogno di comunicarla a tutti cantando. E cantava bene. Amici, conoscenti e anche sconosciuti si complimentavano con lui e lo esortavano a continuare, ma a continuare sul serio. E Lando la sera, dopo il lavoro, cominciò a studiare canto.
Vinse una borsa di studio in un concorso indetto dall'ENAL e al termine dell'anno a cui tale borsa dava diritto la direzione della scuola, ritenendo che la sua voce avesse qualità eccezionali, gli concesse di continuare gli studi gratuitamente. Poi vennero le prime affermazioni ufficiali. Vinse il Festival di Roma e in quello di Velletri del '61 arrivò secondo. Nel '62 partecipò al Cantagiro nel gruppo degli esordienti, riscuotendo tali consensi dà assicurarsi la partecipazione a quello del '63 tra i professionisti.

Ma la vera svolta della sua carriera venne quando Garinei e Giovannini lo scelsero per cantare in "Rugantino„ la commedia musicale da loro messa in scena con grande successo al Teatro Sistina in Roma nell'inverno 1962-63 e quindi portata su altri palcoscenici italiani e, dal gennaio 1964, su quelli americani.
Da Trastevere a Broadway il passo può sembrare lungo, ma non lo è per un cantante serio e preparato come Fiorini al quale non possiamo che augurare che questo microsolco sia il primo di una serie. Dopo averlo ascoltato, infatti, nelle quattordici canzoni romane qui raccolte, viene il desiderio di sentirgliene interpretare altre, di quelle che hanno dovuto, per necessità di spazio, essere escluse.
E ben lo vedremmo anche interprete del più classico repertorio italiano e fors'anche napoletano, ai quali le sue doti canore ci sembra particolarmente si prestino. Siamo certi che il consenso con cui il pubblico accoglierà questo disco conforterà la nostra opinione.
"Roma mia„ tocca un po' tutte le corde del repertorio romanesco, dalla tradizionale stornellata ai recentissimi motivi del "Rugantino„ che hanno saputo abilmente rievocare umori e atmosfere della Roma del Belli e di Pinelli. Non mancano due pezzi • internazionalmente famosi come "Chitarra romana„ e "Arrivederci Roma„ nè due brani di Balzani, il più noto "Eco der core„ e il meno conosciuto, ma non meno bello, "Barcarolo romano„ che, nonostante la sua insolita lunghezza, è stato assai opportunamente incluso per intiero. Ma più di ogni parola vi dirà l'ascolto del disco.
Paolo Ruggeri

 
   
   

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