LE CANZONI DI FIRENZE (SONGS OF FLORENCE) ODOARDO SPADARO

 
 


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LE CANZONI DI FIRENZE
LATO 1/SIDE 1
FIRENZE
SUL'LA CARROZZELLA
IL VALZER DELLA POVERA GENTE
IL CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE
MICRAGNA LES BAINS
LA PORTI UN ,BACIONE A FIRENZE
LATO 2/SIDE 2
LA CANZONE DI TUTTI I GIORNI
NINNA NANNA DELL'ARNO
QUATTRO PER QUATTRO TRE PER TRE
CANZONE DI CAMPAGNA
DONNE C'E' L'ORTOLANO
I LOVE YOU

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 FIRENZE
SUL'LA CARROZZELLA
IL VALZER DELLA POVERA GENTE
IL CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE
MICRAGNA LES BAINS
LA PORTI UN ,BACIONE A FIRENZE
LA CANZONE DI TUTTI I GIORNI
NINNA NANNA DELL'ARNO
QUATTRO PER QUATTRO TRE PER TRE
CANZONE DI CAMPAGNA
DONNE C'E' L'ORTOLANO
I LOVE YOU
 
 
LE CANZONI DI FIRENZE (SONGS OF FLORENCE) ODOARDO SPADARO con Piero Umiliani e la sua Orchestra
 
 
LATO 1/SIDE 1
FIRENZE
SUL'LA CARROZZELLA
IL VALZER DELLA POVERA GENTE
IL CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE
MICRAGNA LES BAINS
LA PORTI UN ,BACIONE A FIRENZE
(6.: Quartetto 2+2 - 2. 3.: Coro di Franco Potenza)
LATO 2/SIDE 2
LA CANZONE DI TUTTI I GIORNI
NINNA NANNA DELL'ARNO
QUATTRO PER QUATTRO TRE PER TRE
CANZONE DI CAMPAGNA
DONNE C'E' L'ORTOLANO
I LOVE YOU
 
 
Accanto le canzoni di Napoli e di Roma, non meno belle anche se un po' meno note in tutto ii mondo, sono le canzoni di Firenze. Esse hanno tutta la grazia, la gentilezza e l'arguzia della citta, che le ha inspirate.
Odoardo Spadaro, oltre ad essere l'autore di molte di esse, ne e l'interprete insuperabile. A lui, oltre che a Firenze e alle sue canzoni, a dedicato questo microsolco.
Egli ha accolto gentilmente la nostra richiesta di illustrare brevemente ii suo disco. Non possiamo non essere lieti che egli abbia voluto soprattutto soffermarsi su came crea le sue canzoni. Lasciamo quindi la parola a Odoardo Spadaro.
Molto spesso il pubblico e preso dalla curiosita di sapere come e dove nascono le canzoni cioe come vengono alla mente i soggetti e quando i motivi possono pift facilmente frullare nel cervello.
Da quello che mi a dato sapere, tra i compositori vi sono quelli che si sentono piu in forma nelle prime ore del mcttino, altri che invece si sentono piu disposti a lavorare durante le ore della notte. Tutti cercano piu o meno di isolarsi. Nei miei riguardi posso dire che quasi tutte le parole e le musiche delle mie canzoni, le scrissi nelle ore pomeridiane. E per avere una certa tranquillita, constatai che l'ambiente piu adatto per isolarsi era il buffet della stazione. Al buffet della stazione non suonano né il campanello di casa, ne quello del telefono e neanche si sente (magari in lontananza) l'apparecchio radio di qualche
coinquilino.
Anche gli incontri probabili che si possono fare ally stazione con gente che si conosce sono di breve durata, perche chi arriva, ha fretta di andare a casa, mentre chi parte e smanioso di salire sul treno, cosi che le conversazioni si limitano ad un saluto scambiato in fretta e furia e tanto basta. Sono evitati, in ogni caso, i cosiddetti bottoni.
All'infuori della canzone « Porta un bacione a Firenze » che scrissi a bordo del piroscato « Conte Biancamano » nel viaggio di ritorno dal Sud America, le altre canzoni nacquero buffets delle stazioni ferroviarie, le piu impensate sia d'Italia che ell'estero.
O. SPADARO
 
 
Besides the songs of Naples and Rome, not less beautiful, though somewhat less known all over the world, are the songs of Florence. They are full of grace and humour, like the city which inspired them.
Odoardo Spadaro, besides being the author of many of them, is also the utmost singer. This long playing record is dedicated to him, besides than to Florence and its songs. He kindly granted our request of briefly illustrating his record. We cannot but be glad that he wanted to dwell above all upon the way he creates his songs.
It is now Odoardo Spadaro's turn to speak The public is very often curious to know how and where songs are born; that is: how the subjects get into our heads and when the tunes are more likely to dart across our minds.
As far as I know, among the composers there are some who feel more in form early in the morning and, on the other hand, others who, feel more willing to work during the night-time. All of them try more or less to shun society. As far as I am concerned, I may say that I wrote almost all the words and tunes of my songs during the afternoon hours.
And I found that the fittest place for being quite alone was the refreshment room of the railway station.
There you neither hear your door-bell riuging, nor the thelephone; and much more unlikely it is to hear (even if at a distance) the wireless of someone living in your same house.
Also the probable meetings with known people, a thing very likely to happen at the station, do not last long because they who arrive are in a hurry to go home, whereas they who are leaving are eager to get on the train, so that the conversations are kept within the bounds of a hurriedly exchanged greeting and that is all. In any way you avoid to be, so to say, buttonholed.
Apart from the song Porta un bacione a Firenze, which I wrote on board the liner « Count Biancamano » during the return voyage from South America, the other songs were born in the refreshment rooms of the most unthought of railway stations, in Italy as well as abroad.
O. SPADARO
 
 
   
 
   
   

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